The paper detects the events of the collation of the famous codex “Bembinus” of Terence (now Vat. lat. 3226) made by Angelo Poliziano in 1491 on the margins of an incunabulum conserved in Florence (BNC, BR 97) and acquired by Pier Vettori after his death. The use of this collation by Vettori to recover variants of the ancient ms. emerges clearly in his printed works and in the margins of his books now in Munich. In particular, further evidence of the interest of Vettori has been identified in his unpublished notes (now BSB, Clm 805), which are illustrated in detail. The study contributes to shed light on the fortune of Bembine in the sixteenth century and on the history of Terentian textual criticism.
Si ricostruiscono le vicende della collazione del celebre codice “Bembino” di Terenzio (attuale Vat. lat. 3226) effettuata da Angelo Poliziano nel 1491 sui margini di un incunabolo conservato a Firenze (BNC, BR 97) ed entrato in possesso di Pier Vettori dopo la sua morte. Dell’uso di tale collazione da parte di Vettori per recuperare varianti dell’antico ms. emergono chiare tracce nelle sue opere a stampa e nei margini dei suoi libri giunti a Monaco. In particolare prove ulteriori dell’interesse di Vettori sono state individuate in suoi appunti inediti (ora BSB, Clm 805) che vengono illustrati nei dettagli. Lo studio contribuisce a gettare luce sulla fortuna del Bembino nel Cinquecento e sulla storia della filologia terenziana rinascimentale.
Pier Vettori e Poliziano. Per la storia del Terenzio Bembino e della filologia terenziana nel Cinquecento / Piras, Giorgio. - STAMPA. - 5(2018), pp. 323-370.
Pier Vettori e Poliziano. Per la storia del Terenzio Bembino e della filologia terenziana nel Cinquecento
piras giorgio
2018
Abstract
The paper detects the events of the collation of the famous codex “Bembinus” of Terence (now Vat. lat. 3226) made by Angelo Poliziano in 1491 on the margins of an incunabulum conserved in Florence (BNC, BR 97) and acquired by Pier Vettori after his death. The use of this collation by Vettori to recover variants of the ancient ms. emerges clearly in his printed works and in the margins of his books now in Munich. In particular, further evidence of the interest of Vettori has been identified in his unpublished notes (now BSB, Clm 805), which are illustrated in detail. The study contributes to shed light on the fortune of Bembine in the sixteenth century and on the history of Terentian textual criticism.File | Dimensione | Formato | |
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